BASTA STUPRI E VIOLENZE DA PARTE DEI MARINES CHI SI MACCHIA DI QUESTI REATI SIA PROCESSATO IN ITALIA

22.07.2014 08:56


Quante volte sentiamo nella cronaca
cittadina che i militari americani sono stati coinvolti in violenze nei
confronti di cittadini di Vicenza. Quante volte dobbiamo sentire di donne
stuprate, usate, abusate da parte dei militari americani poiché viste come la
conquista del guerriero. Già nel 1945, quando gli americani entrarono da
liberatori a Vicenza, si ebbero episodi di donne abusate e violentate, molte
scomparvero e morirono sotto le violenze. Oggi come all'ora accade ancora. Non è
più ammissibile che questo accada. I reati fatti al di fuori delle loro basi,
vanno giudicati in Italia, non è ammissibile che gli stupratori o chi commette
anche altri reati nel nostro territorio siano giudicati da un altro stato, e
molte volte rimangono impuniti o puniti con il rimpatrio.


La città di Vicenza ha già subito
una grande violenza da parte delle forze armate USA, non bastavano tre basi
militari, ne hanno voluta una quarta, non può subire un ulteriore sopruso.


Siamo stati tra le tante voci che
qualche anno fa hanno denunciato il pericolo di quanto sta accadendo in questi
giorni. I militari americani e i civili, non portano solo danaro grazie agli
affitti degli immobili o alle uscite in qualche locale notturno, ma prepotenza,
violenza e reati dovuti all'abuso di alcool e droga e quindi l'aumento del
mercato dello spaccio.


Per questi motivi come Rifondazione
Comunista di Vicenza e Forum delle Donne comuniste, aderiamo all'appello delle
We Want Sex ed altre realtà femminili vicentine per una manifestazione davanti
alla Ederle oggi 22 luglio alle 19,00.


Dietro alla vicenda della ragazza
rumena violentata a Ponte Alto, ci sta però, anche un'ulteriore questione legata
alle ordinanze di Variati e Rotondi, allo continuo spostamento in zone buie,
marginali, insicure e prive di servizi, della prostituzione da strada. Quello
stupro è stato possibile anche per questo, se la ragazza avesse avuto la
tranquillità di valutare i suoi clienti, si fosse trovata in un'area più sicura,
meno marginale, forse non le sarebbe successo quello che gli è accaduto. Rotondi
e Variati si devono assumere la corresponsabilità di questo stupro.


Si chiede quindi a questa
Amministrazione non solo di adoperarsi affinché il processo ai due miliari sia
fatto in Italia, e quindi non rimangano impuniti, ma anche di porsi come parte
civile al processo in rappresentanza della comunità vicentina. Chiediamo a
Variati e a Rotondi come atto di responsabilità di rivedere le zone verdi,
libere, per la prostituzione affinché garantiscono la sicurezza per i/le
lavoratrici del sesso.


A Vicenza come in altre realtà non
si devono più sentire casi di violenza nei confronti di persone, Una persona,
qualsiasi sia la sua occupazione, va rispettata e non violata.




Guido Zentile e Irene Rui


Per Rifondazione Comunista di
Vicenza e Forum delle donne di Vicenza