Inaugurazione Dal Molin, Prc: l'amministrazione comunale non partecipi

28.06.2013 20:26

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P.R.C. Vicenza - Variati continua a sostenere, in modo offensivo, nei confronti delle persone straniere in stato di disagio, riferendosi in particolare agli ex accampati abusivi alla centrale dell'ex Enel di San Pio X: “via i delinquenti da Vicenza”. Ma quando si tratta di parlare di chi stermina la morte nel mondo e mette in pericolo la città di Vicenza, va all'inaugurazione della Loro nuova, e seconda base, a Vicenza.

Due pesi, due misure, che fanno comprendere benissimo che il potente e ricco, che all'apparenza è ordinato, e pulito, può rimanere in città, mentre i poveri, le persone in stato di disagio che vivono di espedienti, lavorano spesso in nero poiché altro non trovano altre occasioni per riemergere dall'oscurità a cui sono condannati, e non sono in grado di pagare un affitto di una casa per sé e i propri famigliari, creano, quindi, disordine in una società programmata per un determinato ordine, non possono essere accolti a Vicenza. E' chiaro che entrambe le questioni vanno risolte. Quella militare dimostrando effettivamente la contrarietà dell'Amministrazione rappresentante i cittadini di Vicenza, non presentandosi all'inaugurazione della base militare; e quella dei senza tetto occupanti abusivi, trovando una sistemazione sociale, che vada incontro al diritto ad un tetto anche per queste persone.

Variati, i delinquenti sono coloro che offrono lavoro irregolare, che ricattano queste persone, e chi non accoglie il loro grido di aiuto.

 

Le massime autorità civili del Comune di Vicenza (quali sindaco e vicesindaco), al contrario di quanto richiesto dai cittadini, parteciperanno all'inaugurazione della nuova base USA Dal Molin - Del Din. Ciò ci fa capire quanto questa Amministrazione sia stata veramente contraria alla costruzione della base militare USA.

Non ci può essere amicizia tra Vicenza e le istituzioni militari americane protagoniste delle missioni in Iraq, Afghanistan, e delle presenti, e future, nel continente africano e nel mondo; missioni di guerra e non certo di pace, che metteranno a repentaglio anche la sicurezza di Vicenza. Per noi, come per i movimenti e i cittadini di Vicenza, il 2 luglio sarà una giornata di lutto e non di festa, e Variati, se volesse rappresentare veramente i suoi elettori e i cittadini di Vicenza, non dovrebbe partecipare a quella sceneggiata di gioia per gli americani e gli amici, che, invece, portano grigiore nella città da egli amministrata.

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