La sicurezza della destra trasversale si scontra con la libertà di alcuni cittadini.
O che bello a Vicenza si respira aria di ripristino della "sicurezza". Telecamere dappertutto, lucciole spiate nella strada rossa, ma in casa, nei club, nei pub tutto è permesso. C'è poi qualcuno che vuole comandare anche in casa di altri, pardon in casa dei sinti e dei rom, nelle loro microaree private, perché non gli basta dettare legge in quelle pubbliche. Ma per la destra trasversale e a tutto il mondo politico, tutto questo serve per ripristinare la sicurezza apparente, fare pulizia di ciò che disturba la loro bella vista, perbenista e di bravi cattolici, per poi andarsi a confessare e fare opere pie. Perchè no, i chiodi contro i senza tetto, non basta rubare la loro elemosina, i provvedimenti illegali contro i sinti e rom a Schio e per cui stiamo provvedendo alla denuncia alle autorità competenti. Oggi c'è il Rucco di turno, domani il Cicero e dopo domani Rotondi, poi Orsi il sindaco di Schio, il sindaco di Lonigo e quello di Arzignano, e poi a chi tocca, tutti ben allineati per amore della sicurezza fomentando l'insicurezza, la paura dei loro concittadini, invece di intervenire per tranquillizzarli, con incontri di mescolanza e accrescimento culturale. A volte basta conoscere per far fronte alle proprie fobie, alle proprie paure. Ma è più facile reprimere, urlare contro chi è in minoranza che costruire, interagire e creare comunità tra cittadini senza distinzione di etnia, razza, sesso e censo.
Irene Rui - responsabile dipartimento politiche migratorie ed etniche.