Rifondazione aderisce alla manifestazione di Sabato 7 settembre a Vicenza: contro le servitù militari, contro la guerra in Siria

05.09.2013 12:17

 

Sabato 7 settembre si terrà a Vicenza un importante manifestazione contro la militarizzazione del territorio Italiano e contro ogni forma di guerra; sia essa promossa, agevolata o peggio "mascherata" dal nostro paese, noi dobbiamo dire NO!

Dirlo forte e chiaro, difendere il principio che "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo", è il nostro fine e ciò per cui ci batteremo. Il Partito della Rifondazione Comunista partecipa per questi mottivi alla manifestazione di sabato 7 organizzando uno spezzone che si riunirà alle ore 15 presso il piazzale antistante il Mercato Nuovo di Vicenza (angolo fra via "del Mercato Nuovo e via "Farini").

 

Oggi come oggi, Vicenza si incasella sempre più nello scenario delle guerre, e lo fa raddoppiando le già ingombranti installazioni militari con la base al Dal Molin, che rende la Città del Palladio sempre più baricentrica nel palesarsi di un clima di guerra permanente promossa dagli Stati Uniti. Ultimo, e per questo non meno doloroso, capitolo è quello della guerra civile Siriana. La continua e dolosa strage di persone non è, e mai sarà, giustificabile, quanto non lo è un intervento armato da parte dei paesi che dichiarano come imminente ed ineluttabile "una pacificazione" a suon di bombe, a maggior ragione se le dislocazioni militari, utili a tal fine, si trovano nel nostro paese. Nessuna bomba e nessuna guerra (come nessun intervento armato) sono state concepite ed utilizzate per portare pace, ma solamente per distruggere ed ammazzare; chi parla di "bombe intelligenti" e di "guerre umanitarie" racconta balle!!! Le bombe ammazzano e le guerre pure!!! L'Italia e gli Italiani debbono ripudiare tali mezzi, condannare le mendacie architettate per giustificarli (ricordate le weapon of mass destruction in IRAQ) e rifiutare di agevolare nuove azioni militari che alla fine vedono pagare il prezzo più alto (la vita) a chi non ha colpe. Per questo dobbiamo dire NO!, non come atto a prescindere, ma in primis come principio di buon senso, NO a nuove ed invasive installazioni e spese militari nel territorio Italiano, NO allo sfruttamento militare del territorio, NO alla devastazione della salute pubblica (come la mettiamo con le emissioni del MUOS, oppure con le malformazioni e tumori attorno al poligono NATO di Quirra); la violenza genera altra violenza!

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