Stop al razzismo antirom nelle caserme dei carabinieri
E' una discriminazione: sparirà la voce “zingari" dai moduli di denuncia di furto utilizzati dall'Arma.
Sparirà la voce “zingari" dai moduli di denuncia di furto utilizzati dai carabinieri. Ha avuto effetto la segnalazione dell’Osservatorio 21 luglio ai senatori Palermo e Manconi e del Centro Europeo per i Diritti dei Rom (ERRC) all'OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori). «Un fondamentale passo nella decostruzione del discorso antizigano e della discriminazione istituzionale», commentano all’Associazione 21 luglio e all'ERRC.
Le due organizzazioni hanno ottenuto l'intervento del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.
Una blogger genovese, Monica Lanfranco, collaboratrice anche di Liberazione, s'era accorta dell’esistenza in Liguria di moduli di denuncia per furto prestampati che prevedevano la possibilità di barrare il campo con la dicitura “zingari”, conferendo così automaticamente una connotazione etnica al reato ed avvalorando il binomio già ampiamente diffuso e stigmatizzante “zingaro = delinquente”.
Lo stesso fenomeno di discriminazione istituzionale è presente in tutti i comandi dell'Arma d'Italia e, come si legge nella risposta fornita alla Commissione per i Diritti Umani del Senato dal Comandante Generale dei Carabinieri, tale discriminazione era «esplicitamente richiesta dalla Banca Dati Interforze del Ministero dell'Interno».
«La rimozione di questo evidente elemento di stigmatizzazione può sembrare un piccolo dettaglio, che costituisce però un fondamentale passo nella lotta all’antiziganismo e nella direzione di una effettiva inclusione in assenza di discriminazione per le minoranze rom e sinte», dice Carlo Stasolla, presidente dell'Associazione 21 luglio. Dezideriu Gergely, direttore esecutivo di ERRC, così reagisce agli sviluppi odierni: «Questa situazione rispecchia quanto il razzismo nei confronti dei rom e sinti in Italia sia profondamente radicato ed istituzionalizzato. Le istituzioni pubbliche hanno la responsabilità di combattere il razzismo e la discriminazione piuttosto che contribuire a riprodurre stereotipi negativi. Inoltre l’Italia, con la Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, Sinti e Camminanti, ha assunto degli impegni concreti volti a migliorare la situazione dei rom in tutto il Paese. Invece la pratica adottata dai Carabinieri e dal Ministero dell’Interno ha violato sia gli standard internazionali dei diritti umani che gli impegni presi dall’Italia».
Dunque ora i moduli non discrimineranno le persone di origine rom. Lo faranno anche i militari?